INTRODUZIONE

Le squadre che troverete in questo catalogo saranno solo Lightweight (o dette con il tondino); per scelta degli autori del sito sono state escluse le squadre cosiddette ibride, cioè quelle squadre che hanno la figura Heavyweight con attaccatura a tondino (realizzate in Italia alla fine degli anni ’80) e i famigerati zombie, ovvero quelle squadre realizzate dopo le Hw con le ginocchia rigide e con sembianze non umane ma appunto “zombesche”.

L’esclusione di queste due categorie è dovuta ad una scelta pratica (nessuno degli autori le colleziona) ed anche ad una scelta di interesse, essendo risaputo che per vari motivi non riscuotono la simpatia della maggioranza dei collezionisti. Questo ovviamente nulla toglie al merito dei collezionisti del settore a cui va tutta la nostra simpatia ed il nostro sostegno.

Per quanto riguarda invece le tipologie Lw presenti nel catalogo vi sono le seguenti tipologie:

Si tratta quindi di un vasto arco di tempo che va dal 1980 ai giorni nostri. Le squadre Lw dipinte infatti ebbero la propria origine nel 1980 per riportare il Subbuteo ai fasti di un tempo dopo la parentesi non soddisfacente delle squadre zombie. La data certa dell’inizio della produzione Lw è alquanto insicura; almeno per certo periodo le Lw cominciarono a circolare insieme con gli zombie e nei negozi si trovavano ancora le Hw. Per comodità comunque possiamo fissare l’inizio dell’era Lw agli inizi degli anni ’80.
La produzione Subbuteo si pose di fronte ad un primo problema, quello di decidere cioè se replicare per intero o meno la produzione Hw in Lw (le prime 300 squadre circa che esistevano in formato Hw). Probabilmente (la certezza non la ho io e neppure forse qualcun altro) si decise, almeno per un breve periodo di tempo, di riportare in versione Lw tutte (o meglio quasi tutte) le prime squadre.

Essendo le squadre dipinte a mano non era impossibile fare una produzione, anche se limitata, di tutte le squadre rappresentanti i primi 300 numeri.
E’ ovvio che non siamo in grado di mostrare tutte le versioni handpainted (hp) delle prime squadre del catalogo, ma ultimamente, grazie a scambi con collezionisti inglesi (che salutiamo e ringraziamo) e grazie anche ad ebay abbiamo integrato le nostre collezioni in maniera massiccia avendo così prova reale e tangibile dell’esistenza di alcune versioni Lw hp di squadre un tempo ritenute assolutamente mai prodotte.

Il periodo delle squadre dipinte a mano è stato sicuramente di lunga ed incerta durata in quanto sicuramente le produzione delle stampate si è affiancata alla produzione delle dipinte per lungo tempo (appare altrimenti inspiegabile la presenza sul mercato di squadre dipinte con codici altissimi, ad es. 633 Reading oppure 532 sempre Reading). E' strana però l’assenza, o quantomeno la scarsa diffusione, di squadre dipinte dal codice comune (ad es. il Celtic 25, comune in tutte le versioni tranne la versione Lw dipinta che nessuno degli autori possiede). La motivazione di queste anomalie (che rappresentano il sale del collezionismo) risiede in argomentazioni di carattere organizzativo e commerciale. Il Celtic, come anche la 041 Liverpool (inesistente in Lw hp) è stata stampata appena la modalità di stampa delle squadre è stata introdotta. Era due tra le squadre più amate e diffuse quindi subito sono state fatte nella versione stampata, mentre tante altre squadre , meno note, per anni sono rimaste nella versione handpainted.

Le dipinte, in quanto fatte a mano artigianalmente da una varia e vasta tipologia di pittori (!!) sono estremamente variegate nella fattura. Alcune sono dipinte in maniera perfetta (fatte quasi da un professionista). Altre sono state realizzate in maniera mediocre, altre infine sono state dipinte in maniera quasi imbarazzante. Per questo scherzosamente diciamo che le hp possono essere divise in tre categorie pittoriche:


Il panorama si presenta quindi estremamente difficile da decifrare e soggetto ad interpretazioni e dubbi. Le stampate arrivano sul mercato a metà degli anni ottanta e si affiancano alla produzione di quelle dipinte sostituendole completamente solo alla fine di quel decennio.
Con le stampate la produzione cambia, diventa industriale, le squadre diminuiscono, forse, nel numero complessivo, ma la qualità e la definizione dei particolari migliora di molto. Verso la fine degli anni 80 sono prodotte alcune delle serie più belle delle collezioni di Subbuteo. I codici che vanno dal 400 al 600 hanno delle perle di bellezza. A difesa delle hp bisogna dire che il fascino delle squadre dipinte rimane forte; quei giocatori con le righe un po’ storte ed i contorni imperfetti hanno un fascino che ancora dura a distanza di anni e fa di ogni squadra un’incredibile opera singola e di valore eccezionale.

La produzione delle Lw stampate cominciò quindi a partire dalla metà degli anni ottanta e il numero complessivo di squadre continuò ad aumentare fino alla fine degli anni ’80. Purtroppo già all’inizio degli anni 90 il numero di squadre in catalogo diminuì; molti codici furono infatti cancellati anche se allo stesso tempo venne introdotta tutta una nuova collezione che aumentò il numero complessivo dei codici a cifre che negli anni ’70 (Era Hw) erano impensabili.
Infatti, se nel periodo Hw i codici arrivavano a 200 e solo in seguito a 300 o poco oltre (con le Italian HW), a questo punto si toccò la numerazione record di 600 ed oltre fino alla 830 (Milwall 1996), che segna la fine purtroppo della numerazione classica ed unica.
Dopo la 830, l’Hasbro introdurrà una nuova numerazione, oggettivamente in forte rottura con la tradizione e quantomeno di difficile comprensione e catalogazione.


Tornando però agli anni ottanta, le Lw stampate hanno una qualità di dettagli notevolmente migliore, che rende possibile la definizione di particolari che prima erano solo nella mente e nella immaginazione del collezionista. A cavallo tra gli anni ottanta e novanta vengono alla luce alcune delle squadre più belle che forse non avranno più eguali….. purtroppo.

Il Fort Lauderdale, n.550, (anni ottanta) ed il Manchester United 2nd, n.732, (anni novanta) sono due esempi (ma ve ne sono decine se non centinaia….) di qualità di stampa elevatissima!

Purtroppo gli anni novanta sono l’anticamera di nuovi e difficili cambiamenti. A metà degli anni novanta si realizza uno dei momenti essenziali della storia del Subbuteo e delle Lw. La Hasbro, nota società di giocattoli, acquista dalla storica Waddington il marchio Subbuteo e tutto ciò che riguarda il calcio da tavolo più famoso e bello del mondo.

Il numero di squadre in catalogo subisce un ulteriore decremento, le 500 squadre di un tempo, che erano contemporaneamente in produzione, sono solo un ricordo, ora sono in catalogo non più di 200 pezzi. La qualità di stampa è però eccellente e l’introduzione degli sponsor sulle magliette (in particolare per le squadre di Premier League) è un fenomeno che impatta positivamente sul mercato. Sia in Italia che nel Regno Unito la pubblicità Hasbro cerca di trovare un successo ampio sul mercato. In Inghilterra si arriva al citato abbinamento con la Premier League che porta anche a risultati clamorosi come il pannello pubblicitario con la scritta Subbuteo su qualche campo di Premier League (in particolare era presente sul campo del Blackburn Rovers, nelle vicinanze del calcio d’angolo).

Purtroppo il tempo del Subbuteo come gioco di tutti i ragazzi era passato, in un momento di dominio dei Computer e delle Playstation il risultato della ampia campagna pubblicitaria fu molto limitato, il mercato infatti rispose in maniera fredda.

La Hasbro effettuò anche una modifica sensibile non solo nel look (cambiando la struttura delle scatole), ma anche nei contenuti. Le squadre standard vengono infatti prodotte di serie con una riserva almeno (talvolta anche due, per errore) e la famosa base bi-pezzo e bi-colore che era nata con le Lw viene sostituita con la “poderosa” base monopezzo. L’innovazione della base provoca cdei cambiamenti di gioco sensibili nei giocatori. Infatti il gioco "a giro" viene limitato dalla nuova base, ma la precisione di movimento e la potenza di tiro sono sicuramente migliori.

Nonostante i tentativi apprezzabili sul piano dell’impegno, a causa di scelte di politica aziendale e a causa di un mercato che non tira, la produzione, intesa come numero di squadre scende ancora fino ad una paralisi quasi totale dal 1996 in poi. La crisi finale arriva nel 1999, l’Hasbro ha deciso che il Subbuteo non vedrà il nuovo millennio. Fortunatamente e per questo noi siamo ancora grati, una rivoluzione, pacifica, pro Subbuteo, esplode nel Regno Unito. Appassionati, calciatori, varie personalità usano la loro notorietà per far vivere il Subbuteo (anche Di Canio, grande giocatore di Subbuteo e di calcio fa la sua parte), l’Hasbro sotto pressione riprende la produzione, molto limitata di una dozzina di squadre e tre confezioni.

Le squadre sono di buona fattura, bella stampa, molte con sponsor, anche se le basi simili alle prime Hasbro monopezzo sono ad dir poco “ingiocabili”. Ma è un atto dovuto, gli anni ottanta sono lontani e così il Subbuteo rischia di morire.

Ma quando tutto sembra finito, ecco quei milioni di appassionati che passavano le vacanze di Natale sul tavolo verde, che riempivano i loro armadi con qualche scatola verde, che immaginavano di essere dei grandi calciatori segnando con un omino di due centimetri tornano in campo per disputare la partita più importante, “non far morire il gioco che li ha accompagnati per tanti anni”.

Persone diverse, sparse nel mondo cominciano a scambiarsi le squadre rimaste sul mercato… comincia a nascere un fenomeno di collezionismo che non ha più distanze. Scambiare con un collezionista della Nuova Zelanda non è un problema grazie ad internet ed ad una fiducia reciproca che vigila sul buon esito dello scambio.

Internet diventa un mezzo essenziale scambi, vendite e notizie viaggiano sulla rete, Ebay diventa un mercato globale, luogo privilegiato di acquisti e di vendite di oggetti che erano solo nei nostri ricordi o su ingialliti cataloghi feticci di un passato che ora ritorna.

Accanto ad Ebay, in Inghilterra, patria nativa del Nostro gioco, vengono periodicamente organizzati mercatini di scambio ed acquisto e questo è il vero paradiso del collezionista….. non lo è solamente per quello che ci si può trovare (la prima volta che ci andai a Leicester scambiai 35 squadre, quindi tornai a casa con 35 squadre in più per la mia collezione e 15 per quella di un mio amico, era il 2000), ma per il piacere di incontrarsi, di vedere quelle persone che si è solo sentito nominare o che abbiamo conosciuto via email. E’ opportuno andare almeno una volta ad uno di questi meeting...fidatevi di chi vi è stato!!!

Tornando alla produzione, ultimo capitolo riguardante le Lw è quello attualmente in atto che ha visto un ritorno della Parodi.